Your Sweet Home

Vedrai una città regale addossata a una collina alpestre,
SUPERBA per uomini e per mura,
il cui solo aspetto indica la Signora del Mare: Genova

Centro Storico

Il nostro centro è a tutti gli effetti uno dei più vasti d’Europa. E’ composto da un susseguirsi di vicoli (caruggi) che poi come per incanto si aprono in piccole piazzette, salite e discese che permetteranno al viaggiatore di camminare in mezzo alla storia e scoprirne i suoi segreti. Gira, gira, gira, i caruggi si raccontano e dietro ogni curva possiamo trovare una chiesa, una scalinata o un palazzo nobile. Il consiglio migliore che ci sentiamo di darvi è di indossare scarpe molto comode, di non limitare il vostro campo visivo, ma di sforzarvi di guardare in alto per potervi arricchire di immagini uniche. In moltissimi angoli a circa 3 metri di altezza troverete meravigliose EDICOLE alcune cercherò di fotografarle per voi ma qual miglior opportunità di scoprirle durante il vostro cammino.

Un insieme compatto di edifici, dove le finestre delle case sono così vicine da poter tirare una corda per stendere da una all’altra e parallelamente si sovrappongono stili architettonici diversi: il muro medievale fa da base ad un edificio del quattordicesimo secolo, loggiati gotici sono oggi trasformati in locali alla moda per aperitivi.come se sul passato fosse rinata la città nuova, pur mantenendo il suo fascino antico. Chi vive nel Centro Storico dice che solo qui il tempo pare essersi fermato, palazzi nobiliari e splendide chiese si alternano a botteghe storiche in esercizio da oltre 100 anni, antichi botteghe con ancora al loro interno l’odore di un tempo.

Acquario

Un’esperienza unica per adulti e bambini. L’Acquario più grande in Italia, secondo in Europa e nono nel mondo. Caratterizzato da 74 vasche espositive: 14.000 animali di 400 specie tra pesci, mammiferi marini, rettili e anfibi. Per i bimbi di tutte le età, apprendere diventa un’esperienza divertente e coinvolgente. Sarete catapultati in un ambiente ricco di energia positiva. Per poter soddisfare tutte le esigenze e per fornire agli ospiti un panorama completo l’Acquario di Genova vi offre l’Acquario Village, 5 esperienze uniche (Acquario, Il Giardino Tropicale “Un battito d’ali”, Galata Museo del Mare, Sommergibile Nazaro Sauro, Biosfera, Bigo ascensore panoramico).

GUARDA I DETTAGLI

Voleste approfittare di una serata davvero unica, magari per festeggiare qualche ricorrenza speciale, l’Acquario di Genova vi propone una cena magica

Cena in fondo al mare

Musei

Musei di strada nuova

Dal 2004 Palazzo Rosso, Palazzo Bianco e Palazzo Tursi – le tre storiche dimore di proprietà comunale nella cinquecentesca Strada Nuova - costituiscono un unico percorso espositivo consacrato all’arte antica, i Musei di Strada Nuova: Palazzo Rosso, storica dimora dei Brignole Sale, e Palazzo Bianco, prestigiosa pinacoteca, sono dalla fine dell’Ottocento aperti al pubblico; Palazzo Tursi è sede dell’Amministrazione Comunale cittadina ma, per volontà della stessa, destinato anche a uso culturale, museale e di alta rappresentanza. L’unione dei tre palazzi in un continuo percorso di visita, nel quale ogni edificio mantiene le proprie specifiche caratteristiche storiche e di collezione, ha così trasformato la cinquecentesca Strada Nuova (Via Garibaldi) in una vera e propria “strada-museo”, capolavoro della cultura architettonica e abitativa genovese e sede di una istituzione culturale unica per dimensioni, caratteristiche, qualità e prestigio. I Musei di Strada Nuova offrono al pubblico servizi di caffetteria e bookshop. L’intero asse viario di Strada Nuova, quartiere residenziale dell’aristocrazia genovese, è unico al mondo per qualità urbanistica e architettonica. La sua straordinaria connotazione monumentale suscitò sempre stupore da parte dei visitatori, italiani e stranieri; per il pittore Pietro Paolo Rubens i suoi edifici divennero addirittura un modello di civiltà abitativa da proporre ai contemporanei. I suoi palazzi, per gli scenografici atri, i saloni affrescati, i giardini, i ninfei monumentali e le collezioni d’arte, sono stati riconosciuti dall’UNESCO “Patrimonio dell’Umanità”. Se volete acquistare il BIGLIETTO ON LINE Cliccate qui

Palazzo Del Principe

Benvenuto a Villa del Principe, la più vasta e sontuosa dimora nobiliare della città di Genova, la Villa dell’unico Principe che Genova abbia mai avuto. Era il 1529 quando Andrea Doria, valente ammiraglio e uomo d’armi leggendario, diede il via ai lavori che avrebbero portato alla costruzione di questo meraviglioso palazzo affacciato sul Golfo di Genova. Questo sarebbe divenuto il luogo di pace al rientro dai suoi innumerevoli viaggi e la dimora prescelta per i suoi successori: la famiglia Doria Pamphilj. Qui, durante le sue visite ufficiali sarebbe stato ospitato l’imperatore Carlo V, lo stesso dal quale Andrea Doria era riuscito ad ottenere l’indipendenza di Genova dall’impero, divenendo di fatto il signore della città. In questa villa, insieme alla sposa Peretta Usodimare, Andrea Doria diede vita ad una grande corte rinascimentale, di cui fecero parte artisti come il magnifico Perino del Vaga, che si occupò della decorazione e degli arredi di gran parte delle sale. La Villa venne poi ampliata dal successore di Andrea, Giovanni Andrea I Doria, con il quale raggiunse il suo massimo splendore. Oggi Villa del Principe è un museo pieno di tesori nascosti. Per rivivere i suoi fasti basta percorrere le sue stanze, meravigliandosi di fronte ai suoi splendidi affreschi e agli incredibili arazzi. Non indugiare oltre. Vieni a scoprire la meraviglia del rinascimento europeo.
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Museo di Storia Naturale

Il complesso museale, nato nel 1867, è noto in ambito scientifico mondiale per i suoi quattro milioni di esemplari provenienti da ogni parte del mondo. Le sue collezioni, di alto valore scientifico, sono soprattutto zoologiche, ma non mancano raccolte botaniche, di minerali, rocce e fossili. Meritano particolare menzione la collezione ornitologica, la collezione di Mammiferi, le ricche collezioni di insetti e il salone dedicato alla Paleontologia.
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Museo Diocesano

L’edificio che ospita il Museo presenta una struttura complessa e articolata, risultato dei numerosi interventi che si sono succeduti nel tempo. Fu eretto come residenza dei Canonici della Cattedrale di San Lorenzo nella seconda metà del XII secolo, in un’area oggetto di insediamenti già in età romana, con una struttura costituita da arcatelle sorrette da colonne binate, alternando marmo e pietra di Promontorio. Nel XVI secolo, su iniziativa del Canonico Bartolomeo Perino, presero avvio i primi interventi di modifica dell’edificio, e al 1653 risalgono la sopraelevazione di due piani e la conseguente sostituzione degli aerei loggiato romanici degli ambulacri con arcate più ampie e massicce, sorrette da robusti pilastri. Altri interventi di minore entità sono documentati nel corso del Settecento, tra cui la realizzazione degli affreschi del loggiato superiore nei quali sono celebrati i Fasti del Capitolo dei Canonici con la raffigurazione dei loro possedimenti, e i ritratti dei due pontefici – Innocenzo IV e Innocenzo VIII – che del Capitolo avevano fatto parte. Il lento processo di degrado avviatosi nel XIX secolo culmina nel 1923 con la vendita al Comune di Genova dell’intero immobile. La situazione andò ancora peggiorando: dopo essere stato utilizzato, tra le due guerre, anche per case di civile abitazione, nel 1958-59 furono demoliti i due piani aggiunti a metà Seicento, per alleggerire la struttura da tempo pericolante. Quindi, negli anni Ottanta, grazie ad un accordo tra Comune e Arcidiocesi di Genova, quest’ultima poté ottenere in comodato gratuito l’edificio per destinarlo a sede del futuro Museo Diocesano.
Prezzi – orari: CLICCA QUI Descrizione: CLICCA QUI

Chiese

Cattedrale di San Lorenzo

La cattedrale di Genova è intitolata a San Lorenzo, arcidiacono della Chiesa romana che subì il martirio a Roma nel 258. La dedicazione è da ricondurre, secondo la tradizione, al viaggio che il santo fece per accompagnare il papa Sisto II in Spagna, in tale occasione avrebbe sostato presso il capoluogo ligure, dove fu ospite insieme al pontefice in una casa situata nell'area dell'attuale cattedrale. In quel sito, dopo il loro martirio, sarebbero sorte una cappella e poi una chiesa dedicate al santo. I ritrovamenti archeologici attestano che una comunità cristiana stabile era sicuramente presente nella città di Genova nella metà del III secolo ed impiegava effettivamente come luogo di sepoltura proprio la zona di San Lorenzo; il materiale rinvenuto fa pensare che tale area funeraria fosse già in uso in epoca romana. Secondo la tradizione, il sito sul quale sorge l’edificio era occupato dai resti di una più antica chiesa risalente al VI secolo, eretta da una comunità di esuli provenienti dalla città di Milano e rifugiatisi a Genova con il proprio vescovo e tutto il clero, messi in fuga dall'invasione longobarda del 569.[3] È necessario, inoltre, qui ricordare che all'epoca la Cattedrale genovese era la Basilica dei Dodici Apostoli, che si trovava nel borgo suburbano posto ad occidente del centro abitato, ossia nella parte commerciale e mercantile della città tardo antica: in essa si conservava il corpo di san Siro, terzo vescovo di Genova (345 - 375/380); in seguito questa chiesa venne dedicata al santo pastore e, ricostruita nel corso del XVI secolo (l'edificio esiste ancora oggi). Le prime notizie certe che attestano l'esistenza della Cattedrale di San Lorenzo risalgono all'878, anno in cui il vescovo Sabatino (887 - 915) predispose la traslazione delle reliquie di san Romolo. Grazie alle indagini archeologiche si è potuta escludere la presenza nel sito di edifici religiosi anteriori alla prima metà del VI secolo. La Cattedrale di San Lorenzo non sembra quindi essere stata la prima sede vescovile della città: le fonti storiche e la tradizione religiosa menzionano, infatti, diversi nomi di vescovi risalenti al IV - V secolo. L'arcivescovo, il beato Jacopo da Varagine indica, inoltre, nella sua Cronaca Civitatis Ianuae (fine XIII secolo) la Chiesa di San Siro (allora intitolata ai Dodici Apostoli) come la prima cattedrale cittadina. Splendidi il Museo del Tesoro, cui si accede dall’interno della cattedrale, e il contiguo Museo Diocesano.
ORARI di APERTURA
Cattedrale:
ore 8.00 - 12,00 ; 15 - 19.00
ORARI S.S. Messe:
feriali ore 8.30 - 18.00 (mercoledì ore 8,45)
prefestivi ore 18.00
festivi ore 9 - 10.30 - 18.30
La visita alla Cattedrale è sospesa durante le celebrazioni liturgiche

Chiesa di Santa Maria di Castello

Una salita ripida, nel cuore della vecchia Genova. Una salita, che conduce a un luogo antico e ricco di storia, quante vite, quanti uomini hanno calpestato queste strade! Osservate bene, c’è un ferro piantato nel muro. E’ un ferro di sostegno e tanti ce ne sono nei nostri caruggi. E poi lo sguardo va al di là del muro, e in mezzo alle case la si scorge, non senza stupore se non l’hai veduta mai, Santa Maria di Castello. Questa chiesa, alle spalle del quartiere del Molo, è situata in una zona antichissima. Sorse qui il primo tempio di culto dedicato alla Madonna, denominato Santa Maria de Castro e fondato nel 658 da Ariperto, re dei Longobardi. In seguito venne costruita l’attuale chiesa, che fu poi consacrata dal Patriarca di Gerusalemme nel 1237. Dal 1442 la chiesa è affidata ai frati Domenicani, che qui hanno anche il loro convento. A fianco della chiesa svetta alta ed imponente la torre medievale che appartenne a Guglielmo Embriaco, detto Testa di Maglio, eroe delle crociate che con le sue gesta diede gloria e lustro al nome di Genova; trovate qui il racconto delle sue stupefacenti imprese.

Basilica di Santa Maria delle Vigne

Questa Basilica è “Prima Aedes Januae Deiparae dicata”: il primo Santuario mariano della città di Genova; vanta, infatti, un culto alla Vergine Maria che sfiora i 1500 anni: testimonianza concreta di una venerazione singolare, che non è mai venuta meno nei fedeli durante questo volgere di secoli e che ha coinvolto sullo stesso piano famiglie della primaria nobiltà e della genuina popolazione, tutte accomunate da autentici sentimenti di fede che le facevano accorrere in massa alle più solenni celebrazioni. Anche il Doge e le alte cariche della Repubblica, a partire dal XVII secolo, instaurarono la consuetudine di recarsi in pellegrinaggio a questo Santuario per rendere omaggio alla Madonna nel giorno della sua festa principale, atto che fu reso obbligatorio con decreto dogale del 1632: va infatti osservato a questo riguardo che S. Maria delle Vigne superava già allora in assoluto tutte le altre chiese del centro cittadino, in cui si venerava la Madre di Dio. Tanta devozione, espressa dalle memorie storiche o rimasta nascosta nei cuori, condusse, in tempi differenti, in quel tempio parecchie anime elette che dall’intimo colloquio con Maria trassero spunti ed incoraggiamenti verso la realizzazione di componenti importanti per la storia della Chiesa.

Chiesa del Gesù

La chiesa che si affaccia su piazza Matteotti è la più illustre testimonianza della presenza a Genova della Compagnia del Gesù. Eretta tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento (1580 e il 1606) dal gesuita Giuseppe Valerani, il corpo della chiesa sorge sul nucleo dell'antica chiesa di Sant'Ambrogio. La primitiva chiesa fu sede dei vescovi milanesi, in cattività a Genova dopo l'invasione dei Longobardi di Re Alboino, dal 569 al 645. Per questo la chiesa è dedicata anche al patrono della città di Milano. La struttura della chiesa dei Santi Ambrogio e Andrea detta del Gesù, finanziata da Marcello Pallavicino figlio di Agostino e Maddalena Spinola, è ad aula unica e presenta una cupola centrale; le campate laterali sono sormontate da piccole cupole pregevolmente affrescate. Marmi policromi e stucchi dorati ornano le pareti interne della Chiesa che fu terminata definitivamente, anche nella parte superiore, solo nel 1892 secondo il disegno originario tramandatoci da Rubens e datato 1622. La Chiesa del Gesù (via Francesco Petrarca, 1) è aperta al pubblico tutti i giorni dalle 10.30 alle 12 e dalle 16 alle 19. Per informazioni: 0102514122

Basilica della Santissima Annunziata del Vastato

Furono i frati francescani ad avviare la costruzione della attuale chiesa e lo fecero nelle anacronistiche forme tardo-gotiche: i lavori iniziarono nel 1520 ma la chiesa non venne completata. Nel 1582, per conformare la Chiesa ai dettami tridentini, i Lomellini si impegnarono a pagare tutti i lavori, in cambio dell'uso della chiesa come cappella di famiglia. Sotto il loro patrocinio si realizzò la maggiore impresa artistico-architettonico-pittorica del Seicento genovese che fu diretta dal 1615 da Giovanni Domenico Casella e Giacomo Porta.

Basilica di San Siro

L'antica chiesa di San Siro fu eretta nel IV; originariamente dedicata ai Dodici Apostoli, nel VI secolo cambiò la propria intitolazione in favore del vescovo Siro. Fu la prima cattedrale di Genova, titolo che nel IX secolo passò a San Lorenzo; nel febbraio 1007 venne assegnata ai Benedettini dal vescovo Giovanni II ed eretta in Abbazia. I monaci (che lo tennero fino al 1398) riedificarono l'antico tempio in forme romaniche; ma l'ala meridionale dell'edificio fu distrutta da un incendio nel 1580, cosicché i Teatini - cui l'aveva affidata Gregorio XIII nel 1575 - lo ricostruirono completamente tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo. I Padri edificarono anche convento e chiostro, mutilati due secoli dopo dal tracciamento di via Cairoli; l'alto campanile romanico (circa 50 metri), già colpito nel 1632 da un fulmine, fu demolito sul finire del 1904 per timore di un crollo. L'interno, a tre navate su colonne binate, è uno scrigno di tesori. La decorazione fu realizzata quasi interamente dai Carlone: Tommaso intervenne come stuccatore, mentre Giovanni Battista realizzò gli affreschi della navata centrale, della cupola ("Gloria di San Siro") e del coro ("Miracolo del basilisco"), in collaborazione col quadraturista Paolo Brozzi. Gli altri dipinti murali, che adornano le cappelle e le volte delle navatelle, sono opera di Domenico Fiasella, Domenico Piola ("Gloria di San Gaetano") e Gregorio De Ferrari ("Gloria di Sant'Andrea Avellino", 1676).

Chiesa di San Donato

L'attuale edificio, costruito all'inizio del XII secolo su di una precedente chiesa del VII secolo, ed ampliato nella seconda metà dello stesso secolo, rappresenta l'esempio più significativo del romanico genovese. La struttura esterna della chiesa non subì significative modifiche nel corso dei secoli, anche se alcuni interventi di riparazione dopo i danni causati dal bombardamento navale francese del 1684 finirono per alterare parzialmente la costruzione originaria, in particolare la zona absidale. Verso la fine del XIX secolo l'edificio fu sottoposto a sistematici restauri da Alfredo D'Andrade, condotti in due fasi tra il 1888 e il 1895. L'architetto D'Andrade, secondo il gusto dell'epoca, non si limitò ad un restauro conservativo, ma eliminò le modifiche eseguite nel corso dei secoli riadattando la chiesa a quello che si "riteneva" fosse stato lo stile "romanico originale" aggiungendo inoltre un terzo ordine di" bifore" alla torre nolare. La copertura della navata centrale è stata rifatta con capriate lignee a vista, dopo che quella settecentesca, in muratura, era stata distrutta durante la seconda guerra mondiale dai bombardamenti del 22 ottobre e 6 novembre 1942 e del 4 settembre 1944, che causarono danni anche alla zona absidale, provocati dal crollo di edifici vicini, tra i quali l'oratorio della Morte e Misericordia, andato completamente distrutto. I lavori di restauro eseguiti dal 1946 al 1951, oltre alla riparazione dei danni dovuti ai bombardamenti, hanno anche ripristinato l'originario stile romanico, eliminando le sovrastrutture accumulate nel corso degli anni

Chiesa di San Matteo

La chiesa di San Matteo, edificata per volere di Martino Doria, è inserita in un tessuto urbano connotato per la posizione estremamente strategica, nonché suggestiva: il sistema chiesa-piazza-palazzi, progettato e realizzato come un complesso unitario e organizzato intorno alla piazza quadrangolare, denota un'unitarietà compositiva del sistema edilizio, sottolineata, peraltro, anche dal rivestimento a fasce bianche e nere presenti sia sulla chiesa che sulle abitazioni di Lamba, Branca, Domenico e Andrea Doria. La facciata della chiesa, tripartita in senso verticale secondo il modulo a frontone spezzato, è decorata a strisce orizzontali bianche e nere, ed è animata da lesene che, partendo dallo zoccolo, terminano nel coronamento ad archetti pensili. Una cornice a denti di lupo corre lungo gli spioventi. Nella facciata sono visibili il rosone centrale (ornato di doppia cornice) e due finestre: quella di destra sovrasta la fonte del sarcofago tardo-romano collocato nel 1323 (trofeo della battaglia di Curzola portato da Lamba Doria); quella di sinistra sovrasta un'iscrizione celebrativa di Andrea Doria. La porta d'ingresso è incorniciata da un protiro poco aggettante, ornato di due semicolonne su ogni lato sorreggenti un arco a sesto acuto con doppia cornice dentellata, che racchiude il mosaico medioevale di San Matteo. Internamente la chiesa è a pianta quadrangolare, a tre navate, con transetto non aggettante, al centro del quale è impostato il raccordo ottagonale della cupola. Le navate laterali, scandite in quattro campate voltate a crociera, sono separate da quella centrale da due file di quattro colonne con capitelli compositi rinascimentali, che sostengono archi a tutto sesto; la navata centrale è attraversata da due arconi a sesto acuto ed è coperta di volte in muratura. La parte absidale comprende il coro e le due cappelle laterali.

Chiesa di Santa Maria Maddalena

L'antichissima chiesa della Maddalena risale a prima del X secolo: se ne ha conferma indiretta dal Caffaro, a proposito di un incendio del 1140. Nel 1480 il tempio divenne Commenda; dal 1572 al 1575 fu officiato dai religiosi Teatini, che furono sostituiti l'anno successivo dai padri Somaschi. Un primo programma di lavori d'ampliamento venne varato nel 1577; fu chiesto un progetto all'architetto Giovanni Ponsello, che lo presentò nel 1581, ma per varie ragioni non fu mai realizzato. Successivamente i committenti si rivolsero al Vannone, che diresse personalmente il cantiere, aperto nel 1585; nel settembre del 1587 la chiesa, ad unica navata, era finita. Nel 1589 la costruzione vannoniana fu completata con l'innalzamento davanti alla chiesa di un portico, sorretto da colonne di marmo; nel 1622 venne ultimato anche il collegio dell'Ordine. Nel 1635 i Somaschi decisero la costruzione di una chiesa totalmente nuova, più ampia e più lunga, articolata in tre navate scandite da colonne binate; i lavori, sospesi nel 1646, ripresero nel 1660 e nel 1661 si poterono considerare finiti.

Passeggiate

Boccadasse

COME ARRIVARE: Dal Centro Storico è molto semplice raggiungere Boccadasse in autobus in 15 minuti. Autobus N. 13 subito fuori da Piazza della Raibetta. Scendere in Corso Aurelio Saffi alla fermata della Questura e subito nella strada sottostante passa l’autobus N. 31. Scenderete dalla Chiesa di Boccadasse.

A due passi dal centro di Genova si trova il piccolo quartiere di Boccadasse, uno splendido scorcio fatto di variopinte casette arroccate e ville signorili inerpicate lungo tortuose e ripide salite. La cittadina è meno affollata della vicina Nervi, e anche meno conosciuta, quindi è ideale per una piacevole passeggiata all'aria aperta o per rilassarsi seduti sugli scogli a guardare ed ascoltare il rumore del mare. Boccadasse è un vecchio borgo marinaio che ha mantenuto tutte le caratteristiche di un vecchio villaggio di pescatori ligure. Si notano le reti stese al sole ad asciugare, sistemate da pescatori, spesso anziani, scalette e vicoli, un'atmosfera serena, tante trattorie che si affacciano sulla spiaggetta, le barche adagiate lungo la riva. Questo è uno dei quartieri prediletti dai genovesi per le passeggiate della Domenica, dagli innamorati che si sdraiano sugli scogli, o da chi vuole gustare un ottimo gelato, infatti qui è ancora attiva una gelateria che oltre 30 anni fa il gelato durante tutto l'arco dell'anno.
Boccadasse deve il suo curioso nome alla forma dell'insenatura su cui sorge, che dall'alto sembra una bocca d'ase, vale a dire bocca d'asino in genovese. Le leggende narrano che i primi ad approdare sulla spiaggia di Boccadasse furono marinai spagnoli le cui imbarcazioni si imbatterono in una forte tempesta e riuscirono a salvarsi protetti da questa insenatura. Salvati da queste rocce decisero di insediarsi, dando vita a questo splendido borgo. Leggende a parte, le origini di questa insenatura sono ancora molto incerte. Oggi Boccadasse è un quartiere che si estende per 5 Chilometri quadrati e conta 5.000 abitanti. Dopo la costruzione di corso Italia, che costituisce il lungomare, nei primi del 900, Bocadasse diventa il punto di ritrovo di molte famiglie genovesi per la classica passeggiata della domenica in cerca di un pò di pace, e un luogo molto amato dai turisti in vacanza in Italia.
La sua bellezza ha ispirato molte opere, come la poesia in genovese di Edoardo Firpo, che descrive la particolare atmosfera del borgo; a Boccadasse vive Livia, l'eterna fidanzata del commissario Montalbano del romanzo di Andrea Camilleri. Inoltre sembra che la famosa gatta della canzone di Gino Paoli, fosse uno dei tanti gatti che ancora oggi risiedono nelle barche dei pescatori in attesa di un piccolo spuntino. Il cantautore, infatti, ha abitato a Boccadasse per molti anni. Il borgo genovese è anche un luogo ideale per trascorrere un San Valentino speciale, ci si può rifocillare nei ristoranti presenti, gustare un buon gelato o soltanto rinfrescarsi con una bibita magari accompagnata da un pezzo di focaccia o dalle tipiche frittelle di bianchetti. Oppure si può semplicemente godere della stupenda e affascinante magia di uno dei luoghi più romantici dello stivale, che hanno fatto di Genova la capitale del Mare.

Nervi

COME ARRIVARE: dal Centro Storico, è molto semplice raggiungere Nervi, sia in treno dalla Stazione Principe o Brignole con il semplice biglietto dell’autobus. Oppure in autobus dalla Stazione Brignole con l’autobus N.17. Ultimo lembo di Genova, verso la Riviera di Levante. Come suggerisce il titolo, Nervi, pur appartenendo amministrativamente a Genova, è in tutto e per tutto da considerare come una località della Riviera e per le sue caratteristiche va vissuta in modo un po’ diverso rispetto alla città. Il suggerimento è quello di dedicare un’intera giornata a questa visita, meglio se con una notte di riposo in uno dei numerosi hotel, di tutti i prezzi. La primavera è la stagione più indicata per una visita in pieno relax ma, considerate le peculiarità climatiche di questo luogo, una limpida giornata invernale saprà regalare un angolo di tropico a pochi chilometri dalla città. In effetti il clima di Nervi è notevolmente diverso da quello del centro, con qualche grado in più, d’inverno, e un bel riparo dalla tramontana: è un vero godimento il tepore che si gode lungo la passeggiata pedonale.

Genova via mare

Genova via mare, un’esperienza unica e da non perdere durante il vostro soggiorno a Genova. Le partenze della linea VERDE – ROSSA – AZZURRA si trovano a pochi metri da Your Sweet Home nella zona del Porto Antico. Seguono una pianificazione dettagliata all’interno di questo sito a disposizione dei visitatori CLICCA QUI.
Da Marzo a Ottobre:
LINEA VERDE: Genova Porto Antico -Nervi – Recco – Camogli – San Fruttuoso – Portofino

Da Aprile a Settembre:
LINEA ROSSA: Genova Porto Antico – Nervi – Recco – Camogli – Vernazza e Monterosso

Da Luglio a Settembre:
LINEA AZZURRA: Genova Porto Antico – Nervi – Recco – Camogli – Portovenere

Spiagge

Corso Italia

IN 15 MINUTI DA Your Sweet Home in autobus. COME ARRIVARE: Dal Centro Storico è molto semplice raggiungere Corso Italia in autobus in 15 minuti. Autobus N. 13 subito fuori da Piazza della Raibetta. Scendere in Corso Aurelio Saffi alla fermata della Questura e subito nella strada sottostante passa l’autobus N. 31. Quando vedrete una lunga passeggiata con il mare alla vostra destra e le palme a sinistra potete scendere quando volete, siete arrivati in Corso Italia. Qui inizia un susseguirsi di spiagge private, ne elenco alcune:

BAGNI NUOVO LIDO
BAGNI CAPO MARINA BAGNI SAN NAZARO
BAGNI ITALIA

Nervi

IN 30 MINUTI DA Your Sweet Home in autobus
Spiagge di Nervi – IMPORTANTE – non troverete sabbia, ma scogli degradanti verso il mare COME ARRIVARE: dal Centro Storico, è molto semplice raggiungere Nervi, sia in treno dalla Stazione Principe o Brignole con il semplice biglietto dell’autobus. Oppure in autobus dalla Stazione Brignole con l’autobus N.17.
BAGNI MEDUSA
BAGNI SCOGLIERA
BAGNI BLUE MARLIN

Sestri Levante - Baia del Silenzio

La Baia del Silenzio, a Sestri Levante, in provincia di Genova, viene definita come una delle più affascinati e accessibili località balneari del levante ligure. Un lembo sottile divide la Baia delle Favole, dove si trova un porticciolo turistico, dalla suggestiva Baia del Silenzio, che nel passato era meta prediletta di alcuni ospiti illustri, come Lord Byron e Goethe. Il massimo fascino viene raggiunto all'alba e nelle ore serali.

Finale Ligure - Spiaggia di Varigotti

La spiaggia di Varigotti si trova a Finale Ligure, in provincia di Savona. Ha ricevuto la Bandiera Blu per il mare cristallino e per la gestione sostenibile del territorio. È tra le poche spiagge della Liguria a sabbia fine e ghiaiettata, con particolare riferimento alla Baia dei Saraceni. È considerata ideale per le famiglie con bambini e per chi ama le lunghe passeggiate sul bagnasciuga.

Camogli - Spiaggia di San Fruttuoso

LA Camogli, in provincia di Genova, troverete la Spiaggia di San Fruttuoso. Si tratta di una piccola spiaggia sassosa situata all'interno del Parco Naturale Regionale di Portofino, che potrete raggiungere in Battello. Le acque sono limpide e il paesaggio naturale è meraviglioso. Si potranno ammirare anche le bellezze architettoniche dell'Abbazia di San Fruttuoso. A San Fruttuoso troverete due spiaggette, sia libere che attrezzate, in cui potrete affittare lettini e ombrelloni.

Portofino - Spiaggia di Paraggi

La spiaggia di Paraggi si trova tra Rapallo e Portofino, a ridosso del Comune di Santa Margherita Ligure, in provincia di Genova. Si tratta di un antico borgo di pescatori, affacciato sul golfo del Tigullio. È una delle poche spiagge sabbiose della riviera di Levante ed è famosa per le sue acque verde smeraldo, cristalline e molto limpide.

Spiaggia di Bergeggi

LLa spiaggia di Bergeggi fa parte dell'omonima Riserva Naturale Regionale del Ponente Ligure, in provincia di Savona. Di fronte alla spiaggia troviamo l'isola di Bergeggi, un promontorio di roccia calcarea che raggiunge i 53 metri di altezza. Si tratta di una località ideale per le immersioni, per ammirare la ricca fauna e flora marina.

Spiaggia di Monterosso - Cinque Terre

Monterosso è una delle località più note delle Cinque Terre. La sua è l'unica spiaggia di sabbia di questa località ed è anche la spiaggia più grande. Alle Cinque Terre troverete anche tante altre spiagge, più piccole e suggestive, selvagge e raggiungibili solo via mare. Passeggiare lungo il Sentiero Azzurro vi permetterà di scendere al mare in qualsiasi momento.

Spiaggia di Zoagli

La località di Zoagli si trova sul golfo del Tigullio, in provincia di Genova. La spiaggia principale si raggiunge direttamente dalla stazione dei treni. Le spiagge di Zoagli sono sassose. Incastonate tra gli scogli potrete trovare la spiaggetta del Duca e la spiaggia Arenella. Potrete visitare anche la spiaggia del Pozzetto, formata da sabbia e ciottoli.

Spiaggia di Alassio

Alassio è una delle mete preferite di chi sceglie la Liguria per una bella vacanza al mare. La spiaggia di Alassio è sabbiosa, fine e bianca. Si estende per circa 4 chilometri. I fondali sono solo lievemente pendenti, una delle caratteristiche che rende Alassio una località adatta per le famiglie con bambini, che troveranno numerosi stabilimenti balneari ad accoglierle.

Cinque Terre

Le Cinque Terre: Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore

Per accedere ai sentieri delle Cinque Terre ed usufruire dei servizi aggiuntivi all’ interno del Parco Nazionale delle Cinque Terre consigliamo di acquistare la Cinque Terre Card. La carta è acquistabile presso i centri d'accoglienza del Parco Nazionale delle Cinque Terre o nelle stazioni ferroviarie locali e include i seguenti servizi:
- accesso ai sentieri
- visite guidate (secondo programmazione)
- utilizzo dei servizi navetta all’interno del parco
- partecipazione ai laboratori del centro di educazione del parco
- connessione wi-fi agli Hot Spot del parco
- entrata con tariffa ridotta ai musei civici della Spezia
Cinque erre Card
Le Cinque Terre è una delle più belle aree mediterranee naturali della Liguria in un tratto costiero del levante lungo circa 10 km caratterizzato dalla presenza di cinque antichi borghi che si affacciano a picco sul mare (Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore). Isolate per natura dalle vie di comunicazioni principali hanno saputo mantenere inalterata la loro struttura urbanistica nei secoli e grazie alle caratteristiche geografiche del territorio dove sorgono, costituiscono una delle più attrattive località turistiche della Liguria ed ultimamente dell'Italia. Il territorio collinare naturalmente aspro ed accidentato è addolcito dalla costruzione di terrazzamenti che calano verso il mare con forti pendenze. L'area delle Cinque Terre è stata inserita nel 1997 dall' UNESCO nella lista "WORLD HERITAGE LIST" (Patrimonio Mondiale dell'Umanità) e quindi è stata riconosciuta come uno dei siti naturalistici più belli al mondo. Clicca qui per scoprire tutti i sentieri